Un attacco alla libertà di scelta: difendere il servizio civile è difendere la società
Questo è il risultato di un parlamento che non vuole confrontarsi sulle ragioni del perché le persone scelgono il servizio civile anziché la leva militare e preferisce alzare barriere. Gli effettivi dell’esercito risultano già oggi oltre la soglia programmata e le proiezioni demografiche non indicano un calo repentino dei reclutamenti. l servizio civile non è una scorciatoia per sottrarsi alle marce: è un mandato costituzionale di utilità pubblica, che merita protezione, non restringimenti punitivi.
Agiamo ora: limitiamo i premi!
A livello nazionale i premi aumenteranno del +4,4%, ma in Ticino la crescita è ancora più pesante: +7,1%, il peggior dato di tutta la Svizzera. Il nostro Cantone conquista così un triste primato: premio medio mensile oltre i 500 franchi, per la prima volta nella storia.
Un concetto semplice quanto giusto
La proposta pone al centro un concetto tanto semplice quanto giusto: far pagare i danni della crisi climatica a chi quest’ultima l’ha causata, l’alimenta o addirittura ne trae profitto. Il tutto, per evitare di arrivare troppo tardi all’appello dei danni causati dalla crisi climatica con l’aggiunta di tasse o limitazioni per l’intera popolazione.
Per troppo tempo la politica ha evitato il problema. A novembre, tocca a noi cambiare rotta.
Media in crisi, democrazia in pericolo
In quanto giovane, sono seriamente preoccupato per il futuro cupo dei media che rappresentano di fatto il quarto potere con il compito chiaro di vigilare sulla politica.
Affidare l’informazione solo ai grandi gruppi miliardari, dominati da poche persone, significa abbandonare la nostra democrazia a un destino suicida.
Ultimi giorni per votare: No a EFAS il 24 novembre!
Mancano pochi giorni al voto popolare. Domenica saremo chiamati a esprimerci sulla modifica della LaMal, conosciuta con l’acronimo tedesco EFAS. Questa riforma propone di ricalcolare la ripartizione dei costi delle cure tra Cantoni e casse malati, riducendo la partecipazione delle assicurazioni malattia alle cure ambulatoriali, ma aumentandola per quelle stazionarie e di lunga durata.
Servizio pubblico nuovamente sotto assedio
La visione promossa dalla destra è estremamente pericolosa. Siamo il Cantone con gli stipendi più bassi della Svizzera e con l’aumento dei premi di cassa malati più incisivo. Il rischio che si cela dietro questa manovra populista è ritrovarsi in un Cantone in cui lo Stato non è più in grado di rispondere tempestivamente alle esigenze della popolazione.